Maggio 2011 - Ricostruzione storica sulla formazione dei GAP e il loro ruolo della guerra di liberazione e nella resistenza
Firenze Antifascista, con l’adesione delle sezioni ANPI di Bagno a Ripoli, Lastra a Signa e Oltrarno, con questo documento vuole portare a conoscenza l'importanza dei gappisti e delle loro azioni.
Nei continui episodi del revisionismo e di negazionismo storico tesi a denigrare i valori, gli uomini
e le donne della Resistenza, è comparso un articolo sul «Corriere di
Siena» del 28 luglio 2008, dove si accusa Giuseppe Martini, “Paolo”, gappista
fiorentino, di efferati e ingiustificati assassini di «bravi e innocenti» cittadini
senesi, in realtà appartenenti alla Guardia Nazionale repubblichina.
Questo documento vuole mettere in evidenza la realtà dei fatti.
Nel ’44 la guerra non era certo finita e gli schieramenti erano netti e precisi:
da una parte i fascisti repubblichini e i nazisti occupanti, dall’altra i partigiani
e i gappisti. I nazifascisti tentavano di mantenere il dominio del territorio perpetuando
violenze e terrore, i resistenti operavano per contenerli e difendere
la popolazione.
Giuseppe Martini (“Paolo”) agì inserito nella organizzazione dei GAP ed ogni
sua azione fu decisa dai vertici del Partito Comunista Italiano clandestino.
Come “Paolo”, tutti i gappisti del tempo hanno eseguito “operazioni offensive
e di sabotaggio”, come ha testimoniato nel certificato al patriota il comandante
alleato Alexander nel 1944.
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